Tesseramenti

Basta seguire poche e semplici regole per unirti a noi e diventare Socio Ordinario.


Come iscriversi

Scarica e compila il modulo di iscrizione da consegnare in sede o a un responsabile del gruppo.

Versa la quota annuale:
  • Nuovo socio 60,00 € (quota sociale + contributo escursioni)
  • Rinnovo 50,00 € (quota sociale + contributo escursioni)
Se invece vuoi sostenere e condividere le nostre attività:
  • Socio sostenitore 30,00 € (solo quota sociale escluse escursioni)
Se non hai ancora compiuto 18 anni dovrai presentare apposita liberatoria sottoscritta da un genitore/tutore.

La quota sociale include

  • La partecipazione gratuita alle escursioni da calendario ed alle attività associative fatta eccezione per eventuali spese di trasporto, vitto e alloggio;
  • L'affiliazione alla Federazione Italiana Escursionisti FIE, che permette la partecipazione a tutte le manifestazioni patrocinate e/o organizzate dalla FIE, che si svolgono nell’anno solare di validità della Tessera e di usufruire di ogni eventuale agevolazione o sconto ad essa riconosciuti;
  • Una Polizza Infortuni con copertura per infortuni nello svolgimento di attività escursionistiche, anche in forma non organizzata ed individuale;
  • Una Polizza RCT con copertura dei danni che il tesserato possa colposamente causare a terzi in conseguenza di attività previste nello Statuto FIE.

    Per ulteriori informazioni: www.fieitalia.com

Durata periodo iscrizione

1 anno solare, dal 1 Gennaio al 31 Dicembre.

Se non sei ancora Socio Ordinario

Potrai partecipare alle escursioni ed a tutte le altre attività associative che non siano espressamente riservate ai soci, previo pagamento della quota di partecipazione per la singola escursione.


Regolamento

1) Il Presente regolamento interno costituisce parte integrante dello statuto dell’Associazione “Escursionisti Appennino Paolano”.

2) Dal 01/01/2016 tutti coloro che vorranno fare escursioni con noi dovranno OBBLIGATORIAMENTE iscriversi all’associazione “Appennino Paolano”, il socio può ritenersi iscritto solo dopo l’accettazione del Direttivo della richiesta di ammissione all’Associazione.

3) La tessera associativa è valida fino al 31 Dicembre qualsiasi sia il mese dell’iscrizione

4) Oltre al tesseramento annuale, per partecipare alle escursioni, null'altro è dovuto se non il rimborso delle spese di viaggio per chi parte dal luogo dell’appuntamento iniziale con gli altri secondo le modalità descritte in dettaglio sul sito www.appenninopaolano.it. Chi mette a disposizione la propria auto, ovviamente, viene rimborsato secondo le suddette modalità.

5) L'appuntamento per le escursioni è PER TUTTI nel luogo deciso dal Direttivo.

6) L'orario di partenza viene deciso inderogabilmente dal direttivo e dipende dalla lunghezza dell'escursione e dalla distanza del luogo di partenza.

7) In casi particolari (vedi soci non residenti a Paola) verrà dato un appuntamento direttamente alla partenza dell'escursione oppure in qualche luogo di riferimento intermedio (uscita autostradale più vicina ecc. ecc.). In questo caso l'orario dell'appuntamento sarà inderogabile, e una volta superato l'escursione avrà inizio.

8) Per ogni escursione verrà creato un “Evento Facebook” in cui riportiamo i dati essenziali dell'escursione, come profilo altimetrico, lunghezza del percorso, dislivello, metri di salita totali ecc. ecc. Il socio deve Valutare attentamente le difficoltà delle escursioni.

9) Il direttivo si riserva la facoltà di NON consentire la partecipazione ad escursioni particolarmente impegnative dal punto di vista tecnico o fisico a chi non è ritenuto in grado di partecipare in sicurezza e tranquillità.

10) Escursioni con particolari difficoltà tecniche che richiedono attrezzature particolari come ciaspole, imbrago, ramponi ecc. verranno segnalate preventivamente.

11) Il direttivo si riserva la facoltà di NON consentire la partecipazione all’escursione a chi si presenta senza la necessaria attrezzatura, quando richiesta.

12) La suddetta attrezzatura va usata OBBLIGATORIAMENTE ogni qualvolta se ne presenti la necessità.

13) L'itinerario dell’escursione deciso dal direttivo è inderogabile. Casi particolari che possano indurre a cambiare il percorso previsto verranno valutati di volta in volta ma la decisione spetta SOLO al direttivo.


Consigli utili

Senza alcuna presunzione intendiamo mettere a disposizione dei "neofiti" la nostra esperienza in fatto di Escursioni e vita all'Aria Aperta.

Partecipare ad una escursione

Alcuni Consigli Utili per un'Approccio Positivo all'Escursionismo

Per far si che la tua "ESCURSIONE" diventi una "BUONA ESCURSIONE" bisogna seguire delle piccole e semplici regole:

Prima di cominciare il cammino liberati di ansie e problemi della vita quotidiana.

Impara a stare in gruppo e dividi con esso il tuo materiale e le tue esperienze, chiedi al gruppo quello che ti manca e comunica le tue sensazioni, non nascondere le tue sofferenze (fisiche o psicologiche), sicuramente tutti ti daranno una mano a risolvere il problema.

Abbi un buon spirito di adattamento, e accetta gli imprevisti: Arrivare col buio, perdere il sentiero, non trovare viveri o acqua dove ci si aspettava, trovarsi a camminare sotto un temporale improvviso sono solo alcune situazioni che durante un'escursione possono capitare: cerca di trarne un insegnamento.

Scopri i rumori e le sensazioni che la natura ci regala, Un prato fiorito in primavera, le nuvole viste dall'alto di una cima, il rumore del vento fra gli alberi di un bosco o sui prati assolati: sono momenti da gustare, cercando il silenzio e il rispetto per tutto quello che ci circonda. Queste cose le puoi apprezzare sei eviti di correre.

Arrivare alla meta prefissata avendo fretta, non ti aiuta a dare il giusto valore alle emozioni che stai vivendo.

Regole per una buona escursione

Applicare Alcune Semplici Regole Potrà Risultare Molto Utile

Non partire all'avventura
Una escursione va progettata studiando l'itinerario sulla cartina, ed il vestiario devono essere curati in funzione del tipo di impegno che si va ad affrontare.

Per i primi 30 minuti mantenere un'andatura Lenta
Partire di scatto stressa inutilmente la muscolatura ed affatica anzitempo l'organismo. La camminata deve adeguarsi al passo del più lento del gruppo.

Riposarsi ad intervalli regolari
Ogni due ore di cammino occorre fermarsi per dieci minuti durante i quali sarà opportuno bere e consumare uno spuntino anche se non si ha nè fame nè sete (anzi in questo caso è assolutamente necessario farlo). Gli alimenti consigliati sono : Pane, biscotti, muesli, cioccolata, miele, ecc., mentre insaccati, lardo, formaggi devono essere consumati con parsimonia.

Bere molto
Nel corso di un'escursione o di un trekking dovrebbero essere assunti non meno di due/tre litri di liquidi. Con la sudorazione il corpo espelle acqua che viene sottratta ai tessuti.
La disidratazione provoca un aumento della densità del sangue, con conseguente affaticamento del cuore.
E' un rischio subdolo perchè a sintomatico, se tuttavia durante il tragitto cominciate a sentirvi intorpiditi e ad avvertire maggiormente la stanchezza (ma poco o nulla la sete), fermatevi e bevete, lentamente, ma fino a saziarvi, prediligendo bevande ricche di sali minerali.
E' opportuno, specie nel periodo estivo, l'uso di integratori salini.
Durante l'escursione il consumo di alcool è sconsigliato.

Tenere conto delle esigenze dei bambini
L'escursionismo è per loro un'esperienza entusiasmante a condizione però che non diventi uno stress fisico e mentale.
E' buona norma organizzare uscite pensate esclusivamente in funzione delle loro possibilità e dei loro interessi con percorsi facili e momenti didattici e di gioco.
Oltre i duemila metri s.l.m. è necessario acclimatarsi
Abituarsi all'altitudine per un tempo adeguato è una importante norma di sicurezza, che può evitare spiacevoli conseguenze.
Attenzione ai sintomi premonitori quali mal di testa, colpi di tosse, insonnia.

Attenzione alle condizioni meteo
In montagna cambiano con molta facilità, quindi occorre valutarle bene prima di ogni uscita, ed avere sempre con sè il necessario per poter affrontare un repentino cambiamento del tempo.
Se si viene sorpresi da un temporale occorre per quanto possibile abbandonare creste e punti esposti, non sostare sotto gli alberi e liberarsi da oggetti metallici, primi fra tutti i bastoni da trekking.

Non allontanarsi dai sentieri se non si conosce della zona
L'escursionismo "fuori pista" è affascinante, ma se non si ha un'adeguata conoscenza delle zone e soprattutto delle tecniche di orientamento, è bene non uscire dai sentieri. Nel malaugurato caso in cui, comunque, ci si dovesse perdere, occorre innanzitutto fermarsi in una zona sicura, quindi iniziare a lanciare il "SEGNALE DI SOCCORSO ALPINO" che consiste in un segnale ottico o sonoro da lanciare sei volte al minuto al quale farà seguito un minuto di pausa e così via finchè non verrà intercettato da qualcuno.
A questo scopo non dovrebbe mai mancare nello zaino dell'escursionista un potente fischietto.

Scala delle difficoltà escursionistiche

Per ogni escursione è indicata la difficoltà del percorso secondo la scala del Club Alpino Italiano:

T turistico
E Escursionistico
EE Escursionistico esperti
EEA Escursionistico esperti con attrezzatura alpinistica

Come comportarsi in caso di incendio

Quale comportamento è necessario seguire in caso di avvistamento di un incendio.

Se avvisti un incendio:
Telefona subito al 1515 del Corpo Forestale dello Stato o al 115 dei Vigili del Fuoco.
Non pensare che qualcuno l'abbia già fatto al posto tuo!
Puoi tentare di spegnere un piccolo focolaio solo se hai una via di fuga.
L'incendio non è uno spettacolo: non fermarti a guardarlo per non intralciare le attività degli addetti ai lavori e per non metterti in pericolo.
Denuncia chi accende fuochi in aree pericolose.
Allontanati dalle fiamme sempre nella direzione opposta a quella in cui spira il vento.

E' buona norma:
Se fumi, non gettare cicche o fiammiferi accesi, anche se sei in macchina o in treno.
Accendere il fuoco nei boschi è pericoloso e proibito.
La marmitta catalitica incendia facilmente l'erba secca: attento durante i parcheggi!!!
Non lasciare bottiglie o frammenti di vetro nel bosco: con il sole possono trasformarsi in potenziali "accendini".
Per eliminare stoppie, paglia ed erba non usare il fuoco: usa il falcetto.

Se sei circondato dal fuoco:
Cerca una via di fuga sicura: una strada o un corso d'acqua.
Attraversa il fronte del fuoco dove è meno intenso, per passare dalla parte già bruciata.
Stenditi a terra dove non c'è vegetazione incendiabile. Cospargiti di acqua o copriti di terra. Preparati all'arrivo del fumo respirando con un panno bagnato sulla bocca.
In spiaggia raggruppatevi sull'arenile e immergetevi in acqua. Non tentare di recuperare auto, moto, tende o quanto vi avete lasciato dentro: la vita vale più di uno stereo o di uno zainetto!
Non abbandonare una casa se non sei certo che la via di fuga sia aperta. Segnala la presenza.
Sigilla (con carta adesiva e panni bagnati) porte e finestre. Il fuoco oltrepasserà la casa prima che all'interno penetrino il fumo e le fiamme.


Il temporale

Come calcolare la distanza di un temporale.

Un lampo seguito da un tuono è un evidente avviso di un temporale in arrivo.

Tenendo presente che il Lampo (la luce) e il Tuono (il suono) partono nello stesso istante dal corpo nuvoloso, bisogna considerare però che hanno velocità molto differenti.

Il Lampo, che è una sorgente di luce, ha una velocità di circa 300.000 chilometri al secondo, quindi possiamo quasi considerare istantanea la percezione della luce con il momento che in qui si è generata.

Il Tuono invece è una sorgente sonora quindi ha una velocità più bassa, corrispondente a circa 300 metri il secondo.

In pratica, dal momento in cui vediamo la luce, cominciamo a contare i secondi fino a quando non sentiamo il tuono: il conto della distanza è fatto.


Come vestirsi e cosa portare con se

Come vesto per un'escursione, cosa mi puo' essere utile, e cosa metto nello zaino?

La quota da raggiungere e la stagione sono, ovviamente, elementi determinanti nella scelta degli itinerari.

In linea generale è bene precisare che la mancanza di difficoltà della maggior parte dei percorsi di bassa quota non deve indurre a sottovalutare questo tipo di escursione.

D'estate può essere proprio l'altitudine modesta a creare problemi sconosciuti per chi è abituato all'escursionismo alpino: il sole picchia forte e il caldo può essere assai faticoso e limitante.

In questi casi quindi, un berretto di cotone, gli occhiali da sole ed una borraccia d'acqua rappresentano materiali semplici ma indispensabili.

Per quel che riguarda l'abbigliamento la cosa migliore è vestirsi "a strati" in modo tale da poter affrontare le diverse situazioni climatiche in tranquillità: una caratteristica tipica della montagna è quella dei cambiamenti repentini di temperatura: niente di più facile trovarsi in maglietta d'inverno, nelle ore più calde della giornata, quando il sole senza filtri di una giornata limpidissima e alcune ore di camminata in salita ci fanno togliere in sequenza giacca a vento, maglione e la camicia, oppure trovarsi imbacuccati in una giacca a vento imbottita in piena estate, se il vento gelido e le nubi improvvise hanno fatto avvicinare la temperatura allo zero.

Ma niente paura: l'importante è studiare un abbigliamento adatto, che dovrà prevedere sempre una maglia di lana o di pile nello zaino anche d'estate, maglietta e pantaloni corti, una buona camicia di pile: il pile è un capo sportivo che ha rivoluzionato l'abbigliamento da montagna, dato che accanto a un'innovazione esteriore legata alla moda ha portato anche un'effettiva innovazione pratica, per l'estrema leggerezza che si accompagna al calore e alla traspirabilità.

Per quanto riguarda i pantaloni, indossarne un paio di leggeri e lunghi anche d'estate, che proteggono dai rovi e altre piante spinose, non sarebbe male.

La giacca a vento va graduata secondo la stagione, ma è sempre meglio portarla con se.

Una mantella che copra anche lo zaino in caso di bisogno, salvandoci da una pioggia improvvisa.

Le calzature rappresentano senz'altro uno degli elementi fondamentali per la buona riuscita di una gita in montagna, sia per la sicurezza che per il comfort.

Fortunatamente la tecnologia ha fatto passi da gigante in questo settore, e l'escursionista oggi ha solo l'imbarazzo della scelta di fronte alle numerosissime marche di comode scarpe da trekking dal design elegante e dai colori gradevoli che si possono portare ore e ore senza avvertire il minimo disagio. Queste ultime sono sicuramente le più adatte per escursioni non di alta quota, cioè quelle che non prevedono uscite su ghiacciai o difficili passaggi in roccia.

Naturalmente bisogna tenere presente che, un'uscita sull'Appennino d'inverno può comportare lunghe camminate nella neve alta o su superfici ghiacciate: in questo caso sono indispensabili scarponi con ottima tenuta e ramponi.

Si raccomanda anche l'uso di bastoncini telescopici come appoggio studiati appositamente per l'escursionismo.

Uno zaino è assolutamente indispensabile quando si va in montagna. Evitate di portare borse a tracolla o simili, che impediscono i movimenti e possono risultare fastidiosissime. Lo zaino non dovrebbe essere troppo piccolo: uno zaino piccolo troppo pieno è senz'altro più scomodo di uno zaino più grande. è meglio che ognuno si abitui a portare un proprio piccolo peso, senza gravare sulle spalle del più "forte" del gruppo. Vedrete che dopo le prime uscite lo zaino diventerà parte integrante della vostra persona al punto che non vi accorgerete nemmeno di portarlo.


La disidratazione

Evitiamo la disidratazione con qualche accorgimento...

"Sto sudando molto, ma non posso togliermi la giacca, altrimenti mi becco un malanno!!!"
Quando si sente che si comincia ad avere troppo caldo, prima di essere sudati, ci si deve svestire, in modo da tenere la temperatura corporea al punto giusto (utilità dell'abbigliamento a strati).
Ci si deve poi rivestire, quando si fa una sosta, per evitare di raffreddare troppo i muscoli.
Soluzione: anche se sudatissimi, togliendo i vestiti in più e continuando a camminare, smetteremo di sudare e di perdere liquidi preziosi. I cosiddetti "malanni" sono tutti di origine virale, e se ve li beccate è perchè ve li attacca chi è in macchina con voi!

"Mangio un po' di neve, così mi disseto."
Se siete già disidratati andrete a diluire ulteriormente i pochi sali minerali rimasti nel vostro corpo e aumentate la disidratazione.

Alcuni principali sintomi ed effetti della disidratazione:
  • Calo generale dell'energia, apatia: non si ha nemmeno voglia di togliere lo zaino per tirare fuori la borraccia.
  • Crampi.
  • Capacità decisionale diminuita: a volte la causa indiretta di incidenti dovuti a decisioni sbagliate da parte di persone con ottima esperienza, e' da imputare a disidratazione, in effetti le cellule nervose sono le prime a risentire della mancanza di liquidi.
  • Tendiniti: una delle parti del corpo che risente molto della mancanza di liquidi, è il liquido sinoviale, cioè quel liquido lubrificante presente nelle guaine dove scorrono i tendini: se i tendini scorrono male si infiammano.
  • Inoltre l'acido urico si cristallizza nelle guaine, e questi cristallini causano delle microlacerazioni al tendine.
  • Vi dice qualcosa la sensazione di avere della sabbia e un rumore di sfregamento da qualche parte vicino ai muscoli che state usando?
  • O sentire come degli aghetti vicino al tendine d'Achille, il giorno dopo la gita?
  • Il sangue diventa più spesso e fa fatica a scorrere nei capillari, aumentando la possibilità di congelamenti, e in alta quota di edema cerebrale e polmonare.
Consigli pratici:
  • Bevete regolarmente, poco e spesso, durante la gita.
  • Controllate la pipì che fate: se è gialla , siete disidratati, se e' bianca siete a posto.
  • Nei giorni precedenti la gita, mantenetevi idratati bevendo un litro e mezzo di acqua al giorno mangiate molta frutta e verdura, ricche di sali minerali.
  • L'acqua rimane la miglior bevanda in assoluto.
  • Nei giorni successivi alla gita, continuate a bere molto curando sempre l'alimentazione.
Consiglio aggiuntivo:
Tenete una bottiglia d'acqua ciascuno e bevete a piccoli sorsi prima dell'escursione: arriverete alla partenza della gita, con i tessuti del corpo perfettamente idratati, partendo avvantaggiati nel prevenire la disidratazione.


Cosa mangiare

Alimentarsi in modo corretto durante e prima un'escursione

Il consumo energetico di chi svolge una vita sedentaria e di circa 2000 Kcal al giorno, ma un'escursionista adulto di circa 70 chili, con uno zaino che in alcune occasioni arriva a pesare 20/25 Kg, può arrivare a consumare fino a 5500/6000 Kcal al giorno.

Carboidrati, Proteine, grassi sono l'energia per il nostro corpo. Acqua, Vitamine e Sali minerali, anche se non forniscono energia, sono altrettanto importanti per il corretto funzionamento del corpo.

Carboidrati o Glucidi (Pasta, Riso, Patate, Pane, Biscotti, Marmellata e Zuccheri in genere) forniscono la più importante fonte di energia per un'escursionista. Circa la meta del cibo deve essere costituito da carboidrati, che il nostro organismo è in grado di metabolizzare lentamente. I muscoli e il fegato conservano piccole quantità di zuccheri che, comunque, dopo circa un'ora di attività si esaurisce. Tra i vari tipi di zuccheri, quelli contenuti nei farinacei e nella frutta sono quelli di più lento assorbimento, quindi garantiscono una riserva di energia per più duratura. In linea di massima durante un'escursione bisogna mangiare un po' di carboidrati ogni due ore (frutta secca, biscotti ecc.).

I Grassi o Lipidi (Olio, Burro, Lardo ecc.) nella dieta di un escursionista non devono superare il 20 per cento, con preferenza per i grassi di origine vegetale. I grassi stoccati nel tessuto adiposo sono una importante riserva di energia, ma vengono metabolizzati con un consumo notevole di ossigeno e dopo lunghi sforzi.

Le Proteine (Carne, Pesce, Uova, Formaggi, Latte, Legumi), anche se meno importanti per la produzione di energia, garantiscono il fondamentale apporto di aminoacidi essenziali importanti per la costruzione delle cellule e il loro ricambio. La percentuale di proteine mangiate da un'escursionista dovrebbe essere intorno al 30 per cento del pasto giornaliero.

Le Vitamine come dicevamo non producono energia, ma collaborano ad un corretto funzionamento dell'organismo. Durante un'escursione di più giorni e meglio integrare la nostra dieta con un complesso multivitaminico, visto che non si può variare molto l'alimentazione.

Durante lo sforzo fisico la perdita di liquidi (sudorazione, urina, feci ecc.) aumenta la densità del sangue e provoca un maggiore lavoro del cuore. Per evitare pericolose conseguenze bisogna compensare la perdita di acqua e sali minerali, ai quali sono legati importantissimi processi biochimici. Si può anche ricorrere a integratori salini, soprattutto se lo sforzo si protrae in condizioni climatiche particolari, come temperature elevate ,vento, alta quota, ecc.

Il Sodio Il Magnesio e il Potassio sono importanti per un buon rendimento fisico. Non dimentichiamo che la carenza di Potassio è la principale causa dei crampi muscolari.

Piccoli Consigli
Prima di un'escursione impegnativa facciamo rifornimento di carboidrati, magari con una bella pastasciutta la sera a cena.

Non partiamo a digiuno: Facciamo una ricca colazione con biscotti, fette biscottate, pane, marmellata, ed evitiamo i grassi tipo burro, panna ecc.

Durante l'escursione ogni due ore di cammino fermiamoci per 10/15 minuti e consumiamo un piccolo spuntino, sempre a base di zuccheri, come biscotti o frutta secca, e bevendo molto per reintegrare i liquidi persi.

Evitiamo gli alcolici: il loro uso diminuisce il rendimento fisico e i tempi di reazione in caso di pericolo.

A metà giornata, cioè a pranzo, se dobbiamo ancora camminare, è meglio non mangiare troppo: ci affaticherebbe in modo eccessivo. Magari mangeremo un po' di più a cena...


Lo zaino

Il contenitore indispensabile per le escursioni sia brevi che impegnative

Questo contenitore, indispensabile per le escursioni sia brevi che impegnative, deve essere scelto (nell'acquisto) con un po' di attenzione.

Senza voler entrare nel merito del fattore estetico (colore, rifiniture,ecc..), che costituisce una scelta del tutto personale, lo zaino deve essere di dimensioni adatte all'escursione che si intende effettuare. Ad esempio, se la passeggiata è breve e poco impegnativa, a quota modesta e magari nel periodo fine Primavera- inizio Estate, non è occorre sobbarcarsi l'onere del trasporto di uno zaino da 100 litri, grosso, pesante e sicuramente mezzo vuoto. quindi uno da 25/30 litri va più che bene dove si possono portare le cose indispensabili, come una borraccia per l'acqua una mantella per la pioggia e uno spuntino.

Viceversa se la camminata e più impegnativa, quindi non nella bella stagione o in quote che cominciano a superare i 1000 metri, magari in zone innevate, le cose indispensabili aumentano e, di conseguenza, aumenta la dimensione dello zaino: uno zaino da 55/65 litri va benissimo per portare ramponi, giaccone, ghette, mantella per la pioggia, e quant'altro si rende necessario per questa tipologia di escursione.

Se l'uscita si articola in più giorni, le dimensioni dello zaino devono conseguentemente crescere ancora: bisognerà aggiungere nello zaino un sacco a pelo, un'eventuale tenda, scorte alimentari e tutta l'attrezzatura necessaria per la vita all'aperto. In questo caso si consiglia uno zaino con capienza di 75/90 litri.

Comunque, piccolo o grande che esso sia, lo zaino deve avere:

  • il cappuccio per la chiusura superiore
  • la cintura in vita
  • la chiusura al petto
  • qualche tasca, che non fa' mai male.
Per gli zaini grandi è comodo avere l'interno dividibile e un accesso frontale oltre a quello superiore, gli spallacci imbottiti e ganci per legare gli oggetti. Sull'impermebilità e la resistenza ai strappi è inutile parlare: penso che a nessuno piaccia trovare le cose all'interno bagnate, o magari perdersele lungo la strada per uno strappo.

Riempire lo Zaino
Lo zaino va riempito secondo uno schema che deve tener conto dei pesi, della forma e della frequenza d’uso degli oggetti.

In generale valgono i seguenti criteri:

  • Oggetti di uso frequente nel cappuccio;
  • Carichi pesanti contro il dorso, badando che oggetti duri o appuntiti non pressino sulle spalle.Nel caso di tasche laterali è necessario che i pesi siano equivalenti;
  • Carichi intermedi verso l’esterno;
  • Carichi leggeri sul fondo.

Cosa mettere nello Zaino:
Prima di tutto gli oggetti fondamentali per l'escursione, che ciascuno deve avere nel proprio zaino, come:

  • Una borraccia per l'acqua da almeno un litro che non abbia l'apertura a vite
  • Una mantella per ripararsi dalla pioggia lunga almeno fino alle ginocchia
  • Un copricapo per il sole (cappello, bandana, ecc..)
  • Una giacca a vento
  • Un maglione o Pile in più (solo nelle stagioni fredde)
  • Un coltellino
  • Un paio di lacci di riserva per gli scarponi
  • Una torcia elettrica (con batterie cariche!!!)
  • Otto/Dieci metri di cordino da 8/10 mm.

Poi ci sono le cose molto utili, anche se non indispensabili:

  • Bicchiere in alluminio
  • Set di posatine richiudibili
  • Occhiali da sole
  • Crema protettiva e/o idratante
  • Coltello multiuso (quello con le pinze è molto utile)
  • Pantaloni impermeabili
  • Torcia elettrica frontale
  • Fornelletto a gas
  • Bustine di Te e bustine di zucchero
  • Cerini o accendino
  • Magliette e calzettoni di ricambio
  • Qualche busta di plastica
  • Bastoncini telescopici da escursionismo

Quindi le cose fondamentali che almeno uno del gruppo deve portare:

  • Cassettina dei medicinali
  • Bussola e Altimetro
  • Carta topografica del luogo dove si svolge l'escursione in scala 1:25.000

Cose per le escursioni su territori innevati:

  • Ciaspole
  • Ghette
  • Fascia in Pile
  • Guanti da neve
  • Giubbotto "Pesante" (quelle in Gore-Tex sarebbero l'ideale, anche se il loro costo è davvero molto elevato)